Stai pensando di cercare un servizio di cremazione a Roma, ma prima vorresti sapere esattamente come funziona e come avviene l’intero processo? Forse la cremazione a Roma è una richiesta esplicita di una persona a te cara defunta, oppure la vuoi richiedere per te stesso nel momento in cui arriverà il momento di lasciare la vita terrena. Qualunque sia il motivo, adesso andiamo a illustrare come procedere alla cremazione a Roma e come funziona esattamente questo processo.

Cos’è la cremazione? Questo è un processo attraverso il quale la salma viene riportato ai suoi elementi di base ossia gas e la polvere dei frammenti ossei, ciò avviene attraverso l’impiego del fuoco.

A differenza di quanto spesso si crede, durante la cremazione non si riduce letteralmente il corpo in cenere, in realtà quelle che si vanno a depositare dopo il processo crematorio sono frammenti ossei di varia grandezza, friabili e calcificati che poi in un secondo momento vengono ridotti in cenere per una migliore conservazione all’interno dell’urna.

Cremazione Roma: come avviene

Per effettuare correttamente la cremazione il corpo viene inserito all’interno di un forno crematorio. Questo forno è un impianto specifico studiato appositamente per incenerire i corpi umani o quelli animali, questi una volta inseriti al suo interno, iniziano ad essere scomposti grazie alla presenza delle alte temperature all’interno del forno.

Questo strumento è composto da due parti specifiche che sono separate da una griglia realizzata con del materiale refrattario. La combustione poi viene attivata raggiungendo una temperatura pari a 1000 gradi centigradi e la cremazione del corpo può arrivare o attraverso la fiamma diretta o attraverso l’aumento delle temperature delle resistenze elettriche sulle pareti del forno, nel caso in cui ci sono dei bruciatori a gas.

Il corpo nel forno crematorio viene inserito con il cofano funebre che contiene la salma, date le alte temperature la bara prende fuoco immediatamente e poi si inizia a bruciare il corpo grazie alle alte temperature che si mantengono con uno specifico sistema di ventilazione.

Le urne

Cosa succede dopo la cremazione

Dopo l’incenerimento del feretro i frammenti ossei sono posti su un setaccio a vibrazione, questo elimina le polveri più sottili grazie ad una calamita che provvede a separare i residui della bara da quelli del corpo.

Se il defunto aveva altri dispositivi meccanici nel corpo come pacemaker o perni, questi solitamente vengono tolti prima della cremazione al fine di evitare che esplodendo possano rovinare il forno.

Nell’ultima fase i frammenti ossei vengono polverizzati e diventano una sabbia che offre una consistenza omogenea, questo processo avviene all’interno di una macchina chiamata cremulator. Infine, le ceneri vengono riposte all’interno di un’urna.

Le ceneri dove si possono disperdere?

Nel caso in cui il defunto abbia per iscritto deciso che le sue ceneri siano disperse ciò è possibile seguendo le disposizioni fornite dal D.P.R 285/90, comma 6 articolo 80. Secondo quanto disposto per legge si ha la possibilità di disperdere le ceneri in:

  • Mare ad almeno un miglio dalla costa
  • Montagna ad una distanza di oltre 200 metri
  • Nel cimitero comune
  • Nei fiumi
  • In aree naturali, a meno che siano lasciate ad almeno 200 metri di distanza dalle abitazioni

Oltre a poterle disperdere le ceneri possono essere poste anche all’interno di un’urna, e con una richiesta speciale si possono tenere anche in casa, oppure porre in un loculo nel cimitero cittadino.